La lean italiana: un’opportunità di crescita anche per la p.a.L
L02a Lean Organization è l’unica strada possibile per l’uscita dalla crisi economica italiana.
L’affermazione è forte, ma reale e la sua applicazione pratica, più che dall’acquisizione degli strumenti operativi specifici di lavoro, che pur sono fondamentali, dipende dalla capacità di comunicazione e di cambiamento culturale che i lavoratori, gli imprenditori, i sindacati, la classe politica e dirigenziale, pubblica e privata, italiana vogliono porre in atto.
Vediamo come e perché ciò è possibile…
Il termine “Lean Production” è stato ideato nel 1992 dai ricercatori del M.I.T. (Massachussetts Institute of Technology) e si è diffuso inizialmente negli Stati Uniti, poi nel Giappone (in particolare trova applicazione nel gruppo Toyota) ed infine in Europa.
L’obiettivo della lean è “fare sempre più con sempre meno” – meno tempo, meno spazio, meno sforzo, meno macchine, meno materiali – “lavorare meglio e lavorare meno”, mantenendo produttività e di conseguenza retribuzioni, ma aumentando il bene forse più scarso e più importante che le persone possiedono: il tempo.
È spreco tutto ciò che consuma risorse, in termini di costo e tempo, senza però creare valore per il cliente. Nella cultura giapponese, il concetto di spreco (muda) ha un significato etico simile a quello occidentale del peccato, ed è perciò forte la motivazione a evitarlo.
Nel concreto, in una situazione economica italiana dove burocrazia e spreco regnano sovrani, esiste un approccio che fa recuperare produttività, efficienza, efficacia e tempo.
Uno strumento del genere, semplice ma efficace, potrebbe essere di immediato e grande aiuto per snellire e migliorare il lavoro di molte Pubbliche Amministrazioni soprattutto perché si stanno facendo pressanti due necessità: la prima è il recupero di risorse, dovuta alla necessità di contenere i costi a fronte di esigenze di qualità e livello di servizi crescenti, la seconda invece è la velocità che il cambiamento organizzativo in atto impone agli Enti Pubblici.
Nonostante la resistenza al cambiamento, vero scoglio in tutti i processi di evoluzione organizzativa, sia molto più forte nella pubblica amministrazione, in questo contesto la Lean è uno strumento per introdurre cambiamenti e innescare processi di miglioramento dell’efficienza.
Per poter contribuire a raggiungere gli obiettivi di efficienza è necessario organizzare iniziative formative per diffondere i principi e gli approcci dell’organizzazione snella, coinvolgendo direttori generali e funzionari per creare gruppi di persone orientati all’innovazione e al cambiamento, ed iniziare a realizzare piccoli progetti di miglioramento e fornire risultati in tempi rapidi che consolidino il cambiamento di approccio e di mentalità a fronte di risultati effettivi, partecipati e duraturi.
Una strada sicuramente in salita, ma percorribile. Bisogna solamente iniziare.